Dott. Raffaele Longo

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Scoliosi: facciamo chiarezza

Immagine di scoliosi

La scoliosi è una deformità tridimensionale della colonna vertebrale caratterizzata da una curvatura laterale della stessa, accompagnata da una torsione vertebrale. Questa condizione può manifestarsi con un andamento a forma di "C" o "S" quando osservata in proiezione posteriore.

Si considera scoliosi una deviazione laterale superiore ai 10° di Cobb, una scala di riferimento divenuta il “gold standard” nella misurazione della curva scoliotica.

Le eziologie della scoliosi possono essere eterogenee e includere fattori genetici, anomalie congenite della colonna vertebrale, disfunzioni neuromuscolari, eventi traumatici, recettori disfunzionali (occhi, denti, lingua, piedi). La sua insorgenza è più frequente nell'età pediatrica e adolescenziale, mostrando una predisposizione di genere con una maggiore incidenza nelle ragazze rispetto ai ragazzi.

La presentazione clinica della scoliosi può variare, ma spesso include asimmetrie morfologiche visibili come disallineamento delle spalle, delle scapole o delle anche, oltre a potenziali sintomi come dolore dorsale e affaticamento muscolare.

La diagnosi è solitamente basata su esami fisici, radiografie e, in alcuni casi, esami di imaging avanzati. La gestione della scoliosi dipende dalla gravità della curva e dalla sua progressione nel tempo. Approcci conservativi possono comprendere l'uso di ortesi e terapia fisica, mentre casi più gravi possono richiedere interventi chirurgici correttivi.

Per curve di bassa entità (solitamente meno di 20 gradi), può essere raccomandata l'osservazione regolare e il monitoraggio, con la categorica associazione con attività fisica adattata. Questo è spesso il caso nelle scoliosi lievi o in quelle che non mostrano segni di progressione.

Per curve moderate (solitamente comprese tra 20 e 40 gradi), possono essere prescritti trattamenti conservativi. Ciò potrebbe includere l'uso di corsetti ortopedici per rallentare la progressione della curva, insieme a terapia fisica per migliorare la postura e la forza muscolare.

Curve più gravi (superiori a 40-50 gradi), specialmente se sono progressive o causano sintomi significativi, possono richiedere un intervento chirurgico. L'obiettivo dell'intervento è di correggere la deformità, prevenire ulteriori peggioramenti e migliorare la funzionalità. In questo caso sarà di fondamentamentale importanza la fase preventiva all’intervento e quella successiva, con assidua terapia fisico-motoria.

In sintesi, la scoliosi rappresenta una condizione complessa che richiede un approccio multidisciplinare per la sua gestione, coinvolgendo professionisti quali ortopedici, laureati in scienze motorie e altri esperti del settore medico.